#33 Podcast e musicoterapia: avanti tutta!

Eccolo eccolo. Ciao a tutti, ciao a tutte. Io sono Paolo Caneva e state ascoltando leggero sulla via della musicoterapia… un podcast dedicato appunto alla musicoterapia. Oggi è martedì 18 agosto a cominciare con questa 33 puntata. Trentatre puntate (equivalenti per me a 33 settimane) non sono un numero enorme per l’ambiente podcast…anzi…tutti dicono che prima di un anno (52 settimane) i risultati matematicamente non li puoi ne vedere e tantomeno cercare. Sono processi lenti, la gente si deve abituare, arriva un po’ alla volta…chi segue un podcast non è lo stesso fruitore di chi legge un post su Facebook o guarda un video su Youtube o sfoglia le foto su Instagram… Si…perchè per chi non riceve le notifiche direttamente dal suo aggregatore di podcast come Anchor, Apple Podcast, Spotify, Google Podcasts ascoltare un file audio richiede almeno tre passaggi: aprire il cellulare, cliccare sul link che pubblico su Facebook, cliccare sul podcast della settimana e poi….e poi devi ascoltare …ci sono 4, 5 minuti in cui la voce di qualcuno ti racconta qualche cosa…non ci sono immagini, non ti si insegna nulla…non è un tutorial dove impari a fare delle cose…è una voce che solletica alcune riflessioni…una palestra per il pensiero… Tutta questa premessa per dire che come per ogni azione dove investo delle energie, io, due giorni fa, domenica 16 agosto (il giorno in cui ho scritto questo podcast) mi sono chiesto se il gioco vale la candela…l’ho fatto ovviamente in anticipo rispetto alla scadenza delle fatidiche 52 settimane…ma si sa…i teorici dicono e scrivono poi dall’altra parte ci siamo noi…normali esseri umani…che abbiamo bisogno costante di capire il “senso” di ciò che facciamo e quando siamo un po’ stanchi il “senso” lo cerchiamo fuori…nell’audience, nei follower nella community virtuale che stiamo costruendo…In questi caldi giorni di metà agosto sono un po’ stanco e quindi sono andato a riascoltarmi tutte le trentadue puntate e a vedere come voi avete reagito ad ognuna di esse. L’interfaccia che uso per caricare i file audio nel sito infatti mi offre un pannello con delle statistiche. Ve ne racconto qualcuna…Gli ascolti totali sono stati poco più di 6.500 che non significa che  6.500 persone diverse hanno ascoltato le 32 puntate pubblicate fono ad oggi ma che gli episodi di leggero sulla via della musicoterapia sono ascoltati 6.500 volte. La maggior parte di voi (il 50%) mi ascolta usando Spotify ed un’altra grossa fetta (il 26%) invece clicca sul link che inserisco in calce al post su facebook ed arriva quindi sul sito di Anchor dove è ospitato “leggero sulla via della musicoterapia, il restante 24% è sparpagliato tra Apple Podcast, Google Podcast ed altri aggregatori minori. Un dato curioso è che il 90 % di chi mi ascolta vive in Italia ma un altro 10% è sparpagliato per il mondo (Irlanda, Stati uniti, Giappone, Regno Unito, Spagna, Argentina, Colombia). Siete soprattutto donne (61%) dai 28 ai 59 anni che usano questo mezzo per mantenere un contatto extra -formativo (non è un corso) con il mondo della musicoterapia o molto più banalmente con il territorio musicoterapico del sottoscritto. La puntata che ha totalizzato più ascolti in assoluto ad oggi è l’episodio n. 2 del 07 gennaio 2020 che ha totalizzato 540 ascolti mentre il giorno con più ascolti è stato il 19 maggio quando ho messo on line l’episodio dal titolo “Mi manca un lavoro normale”. In quel giorno 220 persone hanno ascoltato una o più puntate di Leggero sulla via della musicoterapia. L’ultima puntata (la 32esima) ad oggi ha 52 ascolti decisamente inferiori al numero di like che ha ricevuto il post con cui l’ho annunciata su Facebook.  Fin qui i numeri…che sono piccoli e poi le mie domande: alcune hanno a che fare con il mezzo

  • a chi fa musicoterapia in Italia interessa un podcast sulla musicoterapia?
  • come mai ad ascoltarmi sono principalmente colleghi che già lavorano e non studenti (il dato anagrafico me lo dice senza ombra di dubbio)?
  • forse un vent’enne percepisce il podcast come uno strumento “da matusa”??? (dovrei provare TIKTOK?)
  • oggi la gente vuole l’interazione che nel Podcast manca completamente e quindi è poco stimolante…io poi non rispondo mai a nessun commento…

altre domande sono inerenti al contenuto

  • gli argomenti che scelgo sono curiosi?
  • il titolo che decido di usare per sintetizzare il contenuto della mia registrazione settimanale è sufficientemente accattivante?
  • scelgo in modo efficace l’immagine di copertina di ogni puntata?

poi mi interrogo sul soggetto

  • ai colleghi italiani che ascoltano podcast interessa ascoltare le riflessioni musicoterapiche di Paolo Caneva (so che non tutti mi amano…ci mancherebbe)
  • come suona la mia voce alle orecchie di chi mi ascolta?
  • mi intestardisco ad iniziare e terminare i miei podcast con indicibili siglette improvvisare al momento…magari queste indispongono il 99% di chi fa il mio mestiere in Italia…
  • magari gira voce che ascoltare al martedì mattina il podcast di Caneva porta sfiga per tutta la settimana
  • e se fossi in anticipo rispetto ai tempi?

Queste tutte le domande che mi sono fatto in questo metà agosto. Ovviamente se sono qui a registrare questa trentatreesima puntata è perché ho deciso che vale la pena andare avanti. Io adesso mi fermo qui. Noi ci sentiamo martedì 25 agosto con una nuova puntata di Leggero sulla via della musicoterapia. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.